Jàcobi Golcònda si tolse la bombetta e dopo averla spazzolata con una mano la posò delicatamente sulla mensola dell’appendiabiti, dove aveva già riposto ombrello giacca e cappotto. Sbottonò il primo bottone della camicia chiuse gli occhi e fece un profondo respiro. Lo trattenne per un paio di secondi quindi riaprì gli occhi ed ammirò sorridendo le vecchie case colorate del Nyhavn. Ariel Lille Havfrue aveva pettinato i suoi capelli biondi. Era stata lunga l’attesa ma ora finalmente avrebbe  riposto la sua pinna caudale ed avrebbe chiuso gli occhi per due secondi, il tempo necessario per ritrovarsi al Nyhavn 17 dove avrebbe  incontrato  Jàcobi Golcònda. Insieme avrebbero posto in atto il romantico piano di fuga che da tempo elaboravano in grande segreto. Salty Dog sorseggiava la terza birra fissando negli occhi un giovane impudente che non voleva abbassare lo sguardo. Fra qualche secondo lo avrebbe abbassato lui, ed il ragazzotto avrebbe storto le labbra in un sorrisetto arrogante e canzonatorio sicuro di aver vinto la sfida a distanza. Povero illuso. Gli occhi di un salty dog hanno fronteggiato tempeste ed onde alte come palazzi, hanno visto scorrere il sangue dei compagni e dei nemici, hanno visto il vomito e la merda dovuta allo scorbuto…cosa vale al confronto lo sguardo di un bamboccio? Salty Dog avrebbe abbassato per primo lo sguardo affinchè  il ragazzo si convincesse di essere il più forte senza sapere che di lì a poco la vita gli avrebbe dato una dura lezione frantumando i suoi sogni di grandezza. Perché la vita puttana ama far vincere chi sembra abbia perso. E Salty Dog questo lo aveva capito da tempo a sue spese. Jàcobi ed Ariel entrarono nel bar sul porto mano nella mano sorridendo. Si diressero subito verso il tavolo in fondo alla sala dove un vecchio marinaio dalla pelle scura e rugosa guardava perplesso il fondo di un boccale di birra ormai vuoto. Sembrava vedere un film senza capirne la trama. Il vecchio lupo di mare sedeva a quel tavolo da più di duecento anni e mai nessuno aveva cercato di fargli cambiare posto, era parte dell’arredo ormai. A quel tavolo lo avevano conosciuto  Jàcobi ed Ariel e da quel tavolo lui aveva raccontato la sua storia. Battaglie,  arrembaggi, lo scorbuto che gli aveva rubato gli amici e gli amanti più cari. Delle tempeste che rompevano i pennoni e delle conseguenti derive e poi della conquista di quella spiaggia bianca dalla sabbia sottile dove la ciurma si era inginocchiata piangendo di gioia osannando il grande Capitano. Rapiti dalla sua storia i due avevano pensato di fuggire dalla noiosa quotidianità per raggiungere la spiaggia dalla sabbia bianca e sottile. Salty Dog li avrebbe accompagnati. Giunti al tavolo i loro sguardi si incontrarono e  le loro mani si strinsero. Chiusero gli occhi per pochi secondi sorridendo al pensiero che domani, fra lo stupore generale, di loro sarebbero rimasti un tavolo vuoto, uno scoglio, una bombetta , un cappotto una giacca ed un ombrello.